Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà.
L'avaro è senz'altro un pazzo: che senso ha, infatti, vivere da povero per morire da ricco?
A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
Nessun colpevole può essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
Nei numeri è la sicurezza.
L'amara povertà non ha in sé nulla di più crudele del fatto che rende ridicoli gli uomini.
Ogni buona composizione è soprattutto un lavoro di astrazione. Tutti i bravi pittori lo sanno. Ma il pittore non può fare del tutto a meno dei soggetti senza che il suo lavoro soffra di impoverimento.
Lavoro pei poveri: e sono contento, E se il mondo fosse pieno di finzioni? E se tanti poveri sono bricconi? E se io sono novizzo?
E' facile avere dei principi quando sei ricco. La cosa importante è avere dei principi quando sei povero.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Di chi è meglio che sia piena la città: di ricchi, che coi loro mezzi aiutano sé e gli altri, o di poveri, che né a sé né agli altri sono di aiuto?
Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
Attraverso le apparizioni di Lourdes, Nostra Signora ha voluto restaurare in noi l'amore dei poveri e della povertà, un amore ingegnoso e liberatore.
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Ogni bambino merita le migliori possibilità di riuscita, ognuno dovrebbe potere avere la possibilità di lavorare e nessuno dovrebbe crescere fra sofferenze e povertà. Io li definirei i principi associati ad ogni società civile e dignitosa.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.