Il fanciullo merita il massimo rispetto.— Decimo Giunio Giovenale
Il fanciullo merita il massimo rispetto.
Al fanciullo si deve il massimo rispetto.
Sempre la vendetta è il godimento di un animo da poco, di un animo pauroso e gretto. Puoi averne subito la prova: nessuno gode della vendetta più della donna.
L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno perché all'inizio assume l'aspetto di una virtù.
L'amara povertà non ha in sé nulla di più crudele del fatto che rende ridicoli gli uomini.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé stessi.
Il bambino ha diritto al più grande rispetto.
Si è più rispettati quando si dà scandalo che non quando si cerca di vivere la propria vita discretamente appartati.
Nessuno è obbligato ad amare nessuno, tutti abbiamo il dovere di rispettarci.
La gentilezza è il principio del tatto, e il rispetto per gli altri è la condizione primaria del saper vivere.
È meglio guadagnarsi la fiducia e il rispetto dei propri figli, che acquisire la notorietà e l'adulazione delle masse.
Nessun uomo impegnato a fare una cosa molto difficile, e a farla molto bene, perde mai il rispetto di se stesso.
Trattare il tuo avversario con rispetto è dargli un vantaggio a cui non ha diritto.
Il rispetto di un uomo per la legge e l'ordine esiste con precisa relazione nella misura dei suoi assegni.
Il profondo rispetto non è poi tanto lontano dalla paura.