Uomo povero ha i giorni lunghi.
Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai.
Oggi non si ha più riguardo a nessuno. Dicono che chi ha più denari, quello ha ragione.
Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto.
Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Mare crespo, vento fresco.
È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
È una triste verità che perfino i grandi uomini hanno parenti poveri.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c'è un ricco che impallidisce di paura.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
Non c'è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare.
E' facile avere dei principi quando sei ricco. La cosa importante è avere dei principi quando sei povero.
I poveri hanno un grande potenziale evangelizzatore da darvi.
C'è una povertà in questo tipo di vita, una povertà diversa da quella materiale di una volta. Una povertà interiore che, più che far paura, umilia. Umilia la grande ricchezza, la grande potenzialità che c'è in ognuno di noi.
La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.
Tutte le migliaia di poveri che sono morti da noi, alla fine hanno avuto la gioia di un biglietto per San Pietro.