L'eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
Chi fa la moda è un artista legato strettamente a doppio filo all'industria.
I cretini non sono mai eleganti.
Lo stile è gusto e cultura.
L'eccentricità è un concetto che non ha bisogno di occasioni speciali per esprimersi.
Lo stile è una questione di eleganza, non solo di estetica. Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È trovare la novità e l'invenzione senza ricorrere alla stravaganza.
Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono degli uomini che hanno l'aspetto di camerieri appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore.
L'eleganza è seduzione, fascino, mistero. Non apparenza.
Per una donna, l'abito più elegante è l'abbraccio dell'uomo che ama.
Il principio della vita elegante è un alto pensiero d'ordine e d'armonia, destinato a trasmettere poesia alle cose.
L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito.
Eleganza: il massimo di intensità con il minimo di effetto.
Parigi ha l'eleganza delle armonie e della grandeur, Londra ha l'eleganza della classe e del prestigio, Roma ha l'eleganza dell'umanità e della storia. Ogni città ha la sua eleganza. Anche Milano: ha l'eleganza della sobrietà, della discrezione, della solidità.
L'eleganza è innata. Non ha niente a che fare con l'essere ben vestita. L'eleganza è rifiuto di canoni prescritti.
La moda passa, lo stile resta.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.