L'io, ciò che non può mai divenire oggetto.
Solo nella personalità è la vita e ogni personalità riposa su un fondamento oscuro, che deve quindi essere anche il fondamento della conoscenza.
L'uomo è veramente se stesso quando gioca.
Io non ho mai avuto intenzione di sapere cosa propriamente Kant abbia voluto dire con la sua filosofia, ma solo ciò che avrebbe dovuto dire secondo il mio punto di vista, se voleva dare intima coerenza alla sua filosofia.
Una teoria perfetta della natura sarebbe quella per cui la natura tutta si risolvesse in un'intelligenza.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili.
Io: abbreviazione di Dio.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
L'Io non è cosa o fatto, è soprattutto azione.
Depreco egualmente il trionfalismo di Kant e in genere di quelle filosofie che, trovando necessario partire dall'io, inneggiano ad esso come se fosse una grande conquista e non invece la miserabile sorte che ci è toccata.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
Quale altro carcere è scuro come il nostro cuore! Quale carceriere così inesorabile come il nostro io!
L'Io si arricchisce nel confronto con le diversità, ma senza venire cancellato o assorbito. Il dialogo, che unisce gli interlocutori, presuppone la loro distinzione e una piccola, ma insopprimibile e feconda distanza.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
Il piacere di essere gregge è più antico del piacere di essere io: e finché la buona coscienza si chiama gregge, solo la cattiva coscienza dice: io.