Il tempo è l'angelo dell'uomo.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all'eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili.
Solo nella personalità è la vita e ogni personalità riposa su un fondamento oscuro, che deve quindi essere anche il fondamento della conoscenza.
L'io, ciò che non può mai divenire oggetto.
Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.
Il tempo è uno spreco di denaro.
Il tempo è un dio benigno.
Molti miei vicini passano la vita ad ammazzare il tempo. Ma il tempo, più forte di loro, risuscita ogni mattina e, per vendicarsi, finisce coll'ammazzarli in modo assoluto e definitivo, non serbando di loro nessuna memoria.
Solo la nostra concezione del tempo ci permette di parlare del Giorno del Giudizio chiamandolo con quel nome; in effetti è un tribunale sommario in seduta perpetua.
Il tempo è moneta non sciupiamolo in esitazioni.
Ogni oggetto sopravvissuto al Passato è prezioso perché porta in sé un'illusione di eternità. Perché rappresenta una vittoria sul Tempo che logora e appassisce e uccide, una sconfitta della Morte.
Se hai tempo, non perdere tempo.
Quel che il tempo lesina agli uomini in fatto di capelli glielo risarcisce in fatto di spirito.
Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo può spendere.