L'uomo è veramente se stesso quando gioca.
Una teoria perfetta della natura sarebbe quella per cui la natura tutta si risolvesse in un'intelligenza.
Io non ho mai avuto intenzione di sapere cosa propriamente Kant abbia voluto dire con la sua filosofia, ma solo ciò che avrebbe dovuto dire secondo il mio punto di vista, se voleva dare intima coerenza alla sua filosofia.
Dio, nella sua saggezza, ha avvolto di fitte tenebre sia la fine dei tempi futuri che il principio di quelli passati.
Il tempo è l'angelo dell'uomo.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili.
Giocare significa fare esperimenti col caso.
Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.
Giocare, giocare non è divertente, nel senso leggiadro della parola. Anzi è una cosa, con quella tensione senza respiro, profondamente faticosa.
Il gioco è una delle dimensioni più libere e appassionate della esistenza; poche cose si fanno con tanta intensità come i giochi.
Il gioco è un corpo a corpo con il destino.
Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco; peroché l'uno è refrigerio de le fatiche e l'altro ricreazione de i fastidi.
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
Un giocatore di carte dovrebbe sapere che una volta che il denaro sta nel piatto, cessa di essere suo.