La felicità? Basta non badarci per vivere meglio.
Per quanto certe idee siano cattive, le persone che le rappresentano sono peggiori.
Se non riesci a odiare e a invidiare gli altri, essi ti odieranno e ti invidieranno per questo.
Scrivo, quindi sono.
L'uomo si adatta a tutto, anche ai propri simili.
Forse una sola legge basterebbe: è permesso tutto fuorché ciò che ferisce la bellezza.
Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità, costituisce il sommo bene di un mondo possibile.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la felicità.
Come faresti a riconoscere la felicità se non avessi dei momenti infelici?
Non si pensa di morire quando si è felici.
Tu vorresti insegnarmi come conservare i miei beni e la mia condizione; ma io desidererei piuttosto imparare come potrei perderli ed essere ugualmente felice.
Riconoscere la felicità quando è ai tuoi piedi, avere il coraggio e la determinazione di abbassarsi per prenderla fra le braccia e custodirla. Questa è l'intelligenza del cuore.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
Vi sono nella vita alcuni semi che riposano nel nostro piccolo campo e lì restano per anni fino a quando non si trasformano in grandi alberi che, come pilastri, dominano la nostra vita. Uno di essi è quello della felicità.
Si può essere felici senza mai smettere di essere tristi.
Chi è felice non si muove.