L'uomo si adatta a tutto, anche ai propri simili.
Il trionfo del nichilismo: si muore per niente, in incidenti.
Se non siete stupidi, riposatevi.
La tristezza come inclinazione è un vizio. La tristezza bisogna meritarla.
Ci sono silenzi ottusi e silenzi acuti.
Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.
Quando si va in cucina, bisogna pur cucinare con gli ingredienti che si trovano.
È un errore doloroso e crasso la distinzione che i rivoluzionari stabiliscono tra borghesi e popolo, o nobili e popolo, o governanti e governati. La distinzione è tra adattati e disadattati: il resto è letteratura e cattiva letteratura.
La cosa più importante, riguardo all'universo, è che esso si espande sempre più e, un giorno o l'altro, si sfascerà e scomparirà. Ecco perché se la ragazza dell'ufficio di fianco ha qualche numero ma non tutte le qualità che tu vorresti, beh, conviene che t'adatti.
Adattarsi è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.
Adattati alla sorte che ti è toccata, e ama gli uomini tra cui ti è toccato vivere, ma amali veramente.
Nevrosi e psicosi sono entrambe espressioni della ribellione dell'Es contro il mondo esterno, del suo dispiacere, o, se preferite, della sua incapacità di adattarsi alla dura realtà.
Chi non si adatta al mondo è sempre vicino a trovare se stesso. Chi si adatta al mondo non si trova mai, ma può diventare consigliere nazionale.
Quando un uomo trascorre la propria vita sul mare poi non riesce più ad adattarsi alla vita sulla terra.
Un essere che s'adatta a tutto: ecco, forse, la miglior definizione che si possa dare dell'uomo.