Chi è felice non si muove.
Che cosa non si è fatto davanti ai nostri occhi, o anche non proprio davanti ai nostri occhi, in nome del "popolo", che non si sarebbe potuto fare in nome di Dio o dell'umanità o del diritto!
Il nostro essere è solo il punto di incidenza tra il non essere e il sempre essere, e la nostra esistenza temporale è solo il mezzo attraverso cui l'eternità si manifesta.
La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
Io porto in me il germe, lo spunto, la possibilità di tutte le capacità e di tutte le attività.
Si dice che l'attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, poichè inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle.
La vera felicità è l'illusione di raggiungerla.
L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
Giammai sarai felice finché ti tormenterai perché un altro è più felice.
Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscio di una lucertola, un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi. Di poco è fatta la miglior felicità.
La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali: di piccole elemosine, presto dimenticate, di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.
Siate felici! E se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità.
È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.
La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata.