Si può essere felici senza mai smettere di essere tristi.
Ci pare sempre di essere vissuti a lungo nei luoghi in cui abbiamo vissuto intensamente.
La carriera del seduttore: tendere insidie sempre uguali, percorrere la solita strada che si limita a perpetui approcci e alla quale la conquista segna il traguardo.
C'è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.
Il nostro errore più grave è quello di cercare di destare in ciascuno proprio quelle qualità che non possiede, trascurando di coltivare quelle che ha.
La felicità è un vecchio fondale dipinto da una sola parte.
Si è felici accanto alle persone che fanno sentire l'indubitabile presenza del mondo, così come un corpo amato dà la certezza di quelle spalle, di quel sesso, di quella curva dei fianchi e della loro onda che regge come un mare.
La felicità è impossibile a chi la desidera.
Com'è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!
Non possedere qualcosa che si desidera è una parte essenziale della felicità.
È felice chi giudica rettamente. È felice chi è contento della sua condizione, qualsiasi essa sia, e gode di quello che ha. È felice chi affida alla ragione la condotta di tutta la sua vita.
La felicità è egoista.
Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscio di una lucertola, un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi. Di poco è fatta la miglior felicità.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di quelli che invidiamo.
La felicità e la forza resistono soltanto in assenza di odio. Odiare da solo è la strada che porta al disastro. Amare è la strada porta alla forza. Amare nonostante tutto è il segreto della grandezza. E può ben essere il segreto più grande dell'universo.