Non si pensa di morire quando si è felici.
È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.
È strano scoprire l'intensità che l'uomo ha nei confronti della voglia di vivere: basta una bolla d'aria rubata da una grotta ideale, sommersa dal mare, per dare la forza di continuare quella lotta basata su un solo nome: speranza.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare.
La felicità va cercata come si cerca ogni altra cosa della vita e non è mai troppo tardi per trovarla. Essa arriva se la cerchiamo con tutte le forze e spesso è più vicina di quanto pensiamo.
La felicità è come quando si inghiotte improvvisamente uno spicchio splendente di sole nel pomeriggio.
Alcuni temono che la felicità sia un bene molto lontano, quasi irraggiungibile, motivo per cui corrono a più non posso nella speranza di avvicinarla, senza mai rendersi conto che più corrono e più se ne allontanano.
Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola.
Per gli alpinisti la felicità non sta tanto nella vetta quanto nella scalata. Altrimenti prenderebbero l'elicottero.
La felicità non dipende dagli avvenimenti esterni, ma dalla maniera in cui li consideriamo: un uomo abituato a sopportare il dolore, non può non essere felice.
Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini.
In ogni caso la felicità è sempre dietro l'angolo: la felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata.