Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Bisogna portare la responsabilità delle proprie debolezze.
La montagna nasconde, ha vicoli, soffitte, sotterranei, come la città dei suoi anni violenti, ma più segreta.
L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.
Nelle imprese la grandezza sta nell'avere in mente tutt'altro.
Il presente è la sola conoscenza che serve.
Forse per questo tanti giornalisti diventano arroganti e presuntuosi da vecchi: per le umiliazioni che hanno dovuto ingoiare all'inizio del mestiere.
Era una bambina così ricca ed arrogante che a scuola parlava solo col suo compagno di Bancomat.
Il prodigo è arrogante e l'avaro è meschino. È preferibile la meschinità all'arroganza.
L'ortodossia è il mio credo, l'eterodossia è il credo di un altro.
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
Come la maggior parte dei miei compatrioti ho la ferma convinzione che Dio sia un inglese e che molto probabilmente Gesù Cristo abbia studiato a Oxford.
Gli uomini, infinitamente soddisfatti di se stessi, percorrevano il globo in lungo e in largo dietro alle loro piccole faccende, tranquilli nella loro sicurezza d'esser padroni della materia. Non è escluso che i microbi sotto il microscopio facciano lo stesso.
E mi sono ritrovato davanti un cazzo di ranocchio ciccione che risponde agli ordini di uno che di moscio non ha solo la erre...
Molto presto nella vita, dovetti scegliere tra l'onesta arroganza e l'ipocrita umiltà. Io scelsi l'onesta arroganza e non ho mai avuto il motivo di cambiare.
Avevano tutti sul viso la stessa espressione, un misto tra l'arroganza di chi si sente libero di essere se stesso fino a distruggersi e la rassegnazione amara di chi gira lo sguardo intorno e dappertutto vede il nulla.