Tengono una gratitudine i puverielli che nessun re ha mai sentito.
Quassù l'ispirazione entra nel naso e la mucosa fiuta la storia dell'aria, i suoi viaggi.
Si deve sapere cogli occhi, con la paura, con la pancia vuota, non con le orecchie, coi libri.
Il mare non è una pianura nella burrasca, ma una salita piena di fossi.
Non esistono tiri imparabili. Sono errori di posizione in previsione del tiro.
Non vi scoraggiate, ci sta sempre rimedio. E se no, quando muore quello che fa i fazzoletti, non ci possiamo più soffiare il naso?
E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine.
Vorrei ringraziare il buon Dio per avermi fatto Yankee.
La gratitudine è un sentimento che invecchia presto.
Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l'oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria.
Oggi non si insegna più a dire grazie. Viene preso per scontato il ricevere un regalo o una gentilezza.
La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando, come succede per i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.
L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.
L'ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti. Ed è il preferito perché costa meno.
La gioia è la più semplice forma di gratitudine.
Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta.