Per il sangue che hai perso, il vino pareggia.
Bisogna portare la responsabilità delle proprie debolezze.
Speciale è solo vivere, guardarsi di sera il palmo di mano e sapere che domani torna fresco di nuovo, che il sarto della notte cuce pelle, rammenda calli, rabbercia gli strappi e sgonfia la fatica.
La bellezza sta a contrappeso dello sforzo e lo riscatta. Riuscire a portare bene il carico assegnato, reggere il peso risparmiando energia: ecco lo stile.
La neve e il suo magnifico silenzio. Non ce n'è un altro che valga il nome di silenzio, oltre quello della neve sul tetto e sulla terra.
Tempo. Non so più che significa. Uno crede di averlo e poi si accorge che è il tempo a averti in pugno.
La linfa, cioè quella parte del sangue, che posta al fuoco si rassoda, è quella che fa la nutrizion delle parti.
Mi è rimasto solo il sangue, prendetelo ma non fatemi soffrire a lungo.
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Disputare, o dubitare del circolo del sangue si è superfluo.
L'amore d'oggi è una malattia che entra nel sangue con il contatto; il resto è letteratura romantica del passato, è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo.
Qui abbiamo un investimento in sangue. Cerchi di considerarlo come una moneta spirituale...
"È di quello che siamo fatti noi?" "Soprattutto di quello." "Di cosa soprattutto?" "Soprattutto di sangue, ossa e dolore."
Guasta il sangue, la collera.
Il sangue del Principe e del Moro arrossano il cimiero di identico color.
- Non mi vuoi succhiare il sangue?!- Solita paranoia umana. Il vostro sangue è troppo grasso, esistono degli ottimi surrogati!