107 frasi, citazioni, aforismi
Non capirà mai nessuno quanto amore ci mettevo anche solo per guardarti negli occhi.
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L'orizzonte dev'essere vuoto e deve staccare il cielo dall'acqua ci dev'essere niente intorno e sopra deve pesare l'immenso, allora è viaggio.
"Adda tene' pacienza pure int'a casa soia", doveva avere pazienza pure a casa sua. È bella la pacienza in napoletano perché mette un po' della parola pace dentro la pazienza.
I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto.
La libertà chiede una disciplina adatta allo sbaraglio.
Nessuna geometria ha ricavato la formula dell'uovo. Per il cerchio, la sfera c'è il pigreco, ma per la figura perfetta della vita non c'è quadratura.
La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.
Strano sapersi perduti ogni giorno e non dirsi mai addio.
L'innocenza poteva essere una specie di insolenza.
Ci sono creature assegnate che non riescono a incontrarsi mai e s'aggiustano ad amare un'altra persona per rammendare l'assenza. Sono sagge.
Il torto è spesso meglio distribuito di quanto ci piace credere.
La libertà non è un elenco di comodità e diritti, ma azzardo di inoltrarsi in territorio vuoto.
I ciechi hanno un grandangolo nella memoria, un'apertura più vasta di quella perduta. Ricordano un mondo più grande e si trovano in uno più piccolo contro cui vanno a sbattere di continuo.
Il silenzio non è uno stato di quiete, ma una tensione, quella di un gorgo in cui i suoni si avvitano attratti verso il fondo.
I desideri dei bambini danno ordini al futuro.
Per accogliere una rivelazione, grande o piccola che sia, basta a volte essere docili, termine che indicava in origine la disponibilità a farsi istruire.
Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.
Quando un chiodo cade sul legno dà l'impressione di essere arrivato proprio nel luogo mirato, non d'essere finito in uno qualunque dei punti utili. Porta con sé il centro, come un dolore fisico. Il dolore come il chiodo là dove penetra ordina lo spazio intorno.
All'uscita dalla baia il vento è solo forza, sbriciola onde e infradicia le barbe.
Vengono il tempo e l'occasione, vengono quando due persone si fermano: allora si incontrano.