Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.
A tutti gli uomini è dato conoscere sé stessi e diventare saggi.
È necessario che il popolo combatta per la sua legge come per le sue mura.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
L'infermità fa dolce la salute, il male il bene, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
Vi è una sola sapienza, riconoscere l'intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
Perché la morte è un infinito atto d'amore.
Gli uomini dell'occidente vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse.
Ricordiamo il vecchio adagio: si vis pacem, para bellum: se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: si vis vitam, para mortem: se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
Il segreto credo che sia non pensare la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.