Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Uccidere e sia pure a tradimento, è cosa più virile che danneggiare un amico riferendo una sua confidenza.
Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso.
L'uomo è un animale molto più semplice del cane perché sente di più e più facilmente. Quando incontra un altro uomo gli tocca la mano e sembrerebbe quasi di non curarsi di quanto sta dietro di questa mano.
Ogni volta che vedo una montagna mi aspetto che si trasformi in un vulcano.
La salute non analizza se stessa e neppure si guarda allo specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.
Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
Morte e Sonno gemelli.
L'importante è che la morte mi colga vivo.
La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
La morte è l'ignoranza della vita: quanti uomini morti si aggirano tra i viventi.
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
L'anima non dimora, qual massa indipendente, nel corpo come in un carcere, da cui sarebbe liberata dalla morte. L'anima è l'uomo nella sua totalità. L'uomo non ha un'anima, egli è un'anima.
Chi non vuole morire non vuole vivere.
Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.