L'amore costa troppo, prima e durante, ed il meglio di esso è ancora il suo dolce ricordo.
— Emilio Roncati
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La nostra interpretazione
L’esperienza affettiva viene descritta come un investimento molto oneroso, non solo nel momento in cui nasce, ma anche nel suo svolgersi. L’impegno emotivo, le aspettative, le rinunce e la vulnerabilità richiesta vengono percepiti come un prezzo alto da pagare. L’amore non appare qui come una condizione leggera o spontaneamente gioiosa, ma come qualcosa che esige energia, sacrificio, talvolta dolore. Eppure, nonostante questo costo elevato, ciò che rimane davvero prezioso non è la relazione in sé nel suo presente, ma ciò che ne sopravvive quando tutto è finito: il ricordo. La memoria addolcisce gli spigoli della sofferenza, trasforma le fatiche e i conflitti in immagini attenuate, quasi care. Il passato si colora di nostalgia e assume un fascino che spesso mancava nella concretezza del quotidiano. Si suggerisce che l’essenza più sopportabile e forse più poetica del sentimento non stia nella sua pratica, complessa e faticosa, ma nella traccia che lascia dentro di noi dopo che è terminato. Il ricordo diventa così una sorta di rifugio emotivo, un luogo interiore in cui la durezza vissuta si stempera e il senso di perdita si trasforma in una dolce malinconia, più facile da custodire del rapporto reale che l’ha generata.