La cenere del passato ha la sua fenice, il libro.
Chi è padrone di sé, lo è spesso degli altri.
L'uomo di qualità eccezionali può tentare la vita due volte.
Un inciampo ti fa rafforzare il passo.
Tutte le sovrapposte stature dei mediocri non giungeranno mai all'altezza di un grande.
Il vizio è biasimevole, ma lo è ancor più la mancanza d'ogni virtù.
Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
Deve essere assolutamente facile dire in mezz'ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.
Di tutte le cose i libri sono stati quelli che ho più amato.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
Il tuo classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
I libri pensano per me.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.
Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
A che serve un libro senza dialoghi né figure?