La frase di Cesare Pavese sottolinea una prospettiva pragmaticamente cinica e critica dell'amorosa relazione, riducendola a un mero rapporto fisico senza considerazioni emotive o sentimentali. Suggerisce che le aspettative romantiche al riguardo sono illusorie e prive di significato reale oltre alla semplice intimità sessuale coniugata all'abitudine domestica, denunciando un approccio riduttivo ed egoista del rapporto amoroso. Questa visione critico-ironica dell'amore si rivela come una rappresentazione disincantate delle relazioni umane senza il coinvolo emotivocognitivo reale.