Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.
Il poco pare molto per chi si accontenta: infatti, i desideri modesti controbilanciano la scarsità di ricchezza.
Uomo che fa il bene non è colui che vuole che i suoi favori siano contraccambiati, ma colui che preferisce agire bene.
L'uomo è un microcosmo di pazzia.
Tutto ciò che esiste nell'universo è frutto del caso e della necessità.
È buona cosa ostacolare chi commette un'ingiustizia. Se non si riesce a fare questo, è buona cosa non commettere ingiustizie insieme a lui.
L'orrendo della morte è il suo cerimoniale. Quanto più bello sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
Se non ci fosse la morte, noi moriremmo eternamente.
La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
Si usano deplorare le morti premature, ma nessuno depreca quelle tardive, ben più incresciose di tutte.
Ognuno deve morire, è vero, ma io ho sempre pensato che sarebbe stata fatta un'eccezione nel mio caso. E ora, che succede?