Morire è una delle poche cose che si possono fare facilmente stando sdraiati.
Una volta credetti di essere innamorato: mi fischiavano le orecchie, il cuore mi batteva, ero tutto rosso Avevo la varicella.
Quel ballerino aveva una calzamaglia così stretta che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione.
Il sesso è sporco solo se è fatto bene.
La cosa più importante, riguardo all'universo, è che esso si espande sempre più e, un giorno o l'altro, si sfascerà e scomparirà. Ecco perché se la ragazza dell'ufficio di fianco ha qualche numero ma non tutte le qualità che tu vorresti, beh, conviene che t'adatti.
Gli intellettuali sono come la mafia: si uccidono tra di loro.
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
Non si può ancora morire mentre ti agiti inerte. Aggrappati all'ultima azione che ancora puoi fare: non devi fallire la morte.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
La morte non è la più grande perdita nella vita. La più grande perdita è ciò che muore dentro di noi mentre stiamo vivendo.
La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?
È impossibile sperimentare la propria morte oggettivamente e continuare a cantare una melodia.
La radice di qualsiasi schiavitù è la morte.