Bisogna evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.
Fama e ricchezza, senza giudizio, non sono beni sicuri.
Al saggio tutta la Terra é aperta, perché patria di un'anima bella é il mondo intero.
Si deve essere veraci, non loquaci.
Uomo che fa il bene non è colui che vuole che i suoi favori siano contraccambiati, ma colui che preferisce agire bene.
Chi trova nella propria vita molte colpe si sveglia di frequente anche dai sogni come i fanciulli e vive nella paura, tra brutti presentimenti; a chi invece è conscio di non aver commesso alcuna ingiustizia sta sempre accanto una lieta speranza e una buona "nutrice di vecchiaia".
Non c'è male all'infuori della colpa.
La colpa esiste solo per i rei confessi. L'insufficienza di prove e il beneficio del dubbio sono capisaldi giuridici irrinunciabili.
Una colpa non è cancellata finché si rammenta.
I colpevoli è meglio sceglierli che cercarli.
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.
Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, nè la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch'egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.