Le carte sono una guerra, sotto le mentite spoglie di un gioco.
Niente mi rende tanto perplesso quanto il tempo e lo spazio, e niente mi preoccupa meno, perché non ci penso mai.
I giornali stimolano sempre la curiosità: nessuno ne posa uno senza un sentimento di delusione.
Per amor tuo, Tabacco, sono pronto a fare qualsiasi cosa, fuorché morire.
Pochi suoni nella vita, inclusi tutti i rumori urbani e rurali, superano in interesse un bussare alla porta.
Il più grande piacere che io conosca è fare una buona azione di nascosto, e in modo che venga scoperta per caso.
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
Il gioco è sempre una perdita: di tempo, se non altro.
Quando il gioco si fa duro, i duri si chiedono se è il caso.
Giocare significa fare esperimenti col caso.
Giocare, giocare non è divertente, nel senso leggiadro della parola. Anzi è una cosa, con quella tensione senza respiro, profondamente faticosa.
Un giocatore di carte dovrebbe sapere che una volta che il denaro sta nel piatto, cessa di essere suo.
Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco; peroché l'uno è refrigerio de le fatiche e l'altro ricreazione de i fastidi.
Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Il gioco d'azzardo è una concorrenza troppo scoperta, senza veli, e come ogni sfacciata nudità offende il senso del pudore.
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.