Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Solitamente il megalomane, sia pazzo che nominalmente sano, è il prodotto di qualche profonda umiliazione.
Le nostre grandi democrazie tendono ancora a pensare che un uomo stupido sia più portato all'onestà di una brava persona.
Se per magia ci fosse dato il potere di leggerci l'un l'altro nel pensiero, suppongo che il primo effetto sarebbe la distruzione di tutte le amicizie.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.
La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
Si cambia più facilmente religione che caffè.
L'abitudine è una grande sordina.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.