Per dare savie leggi a un popolo bisogna essere anche un poco artisti.
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa!
In ogni anarchico sta dentro un dittatore fallito.
Io rispetto i calli alle mani. Sono un titolo di nobiltà.
L'italiano rispetta la legge soprattutto se coincide con i suoi interessi.
Tutti i diritti hanno la loro origine in una legge, e voi, ogni qualvolta non potete invocarla, potete essere tiranni o schiavi, non altro: tiranni se siete forti, schiavi dell'altrui forza se siete deboli.
Le leggi, che pur sono o dovrebbon esser patti di uomini liberi, non sono state per lo più che lo stromento delle passioni di alcuni pochi, o nate da una fortuita e passeggiera necessità.
Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune. Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.
La libertà della gente dipende fondamentalmente dalla legge, un sistema legale equo.
Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.
Ogni legge che lascia il meno d'arbitrio ai giudici e ai tribunali è la più perfetta.
Una stessa legge per il leone e per il bue è oppressione.
L'orrore della legge fa la maestà del giudice.