Una stessa legge per il leone e per il bue è oppressione.
Un cadavere non vendica le offese.
Chi desidera ma non agisce, alleva pestilenza.
Le Prigioni sono costruite con le pietre della Legge, i Bordelli con i mattoni della Religione.
Nel tempo della semina impara, in quello del raccolto insegna, d'inverno spassatela.
L'arte è pura attività dello spirito umano.
La legge è il consenso di tutti scritto e promulgato per il ben comune.
Tutti i diritti hanno la loro origine in una legge, e voi, ogni qualvolta non potete invocarla, potete essere tiranni o schiavi, non altro: tiranni se siete forti, schiavi dell'altrui forza se siete deboli.
Essere completamente liberi e, allo stesso tempo, completamente dominati dalla legge è l'eterno paradosso della vita umana.
L'ignoranza della legge non è una scusa per nessun uomo: non perché tutti gli uomini conoscono la legge, ma perché questa è una scusa che tutti adducono, e nessuno sa come respingerla.
È pericoloso dire al popolo che le leggi non sono giuste, perché obbedisce proprio per il fatto che le crede giuste. Perciò bisogna dirgli al tempo stesso che deve obbedire loro perché sono leggi, così come deve obbedire ai superiori non perché sono giusti, ma perché sono superiori.
L'uso corregge le leggi.
Non è vera né buona legge quella che non ha per madre la Sofia e per padre l'Intelletto razionale.
Non c'è legge che torni comoda a tutti.
Fra due leggi opposte, tra due stabilimenti di usanze che hanno inconvenienti e vantaggi, bisogna consultar quale origine abbiano in natura e limitarli coi limiti fissati dalla natura medesima. Esempio il pensiero della posterità che le leggi limiteranno a sufficienza a due o tre generazioni.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.