100 frasi, citazioni, aforismi
È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.
Fedeltà è più forte del fuoco.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
La geniale invenzione nasce sempre dall'uomo isolato, ma solo l'opera tenace di pazienti ricercatori con mezzi larghi e adatti può efficacemente svilupparla e utilizzarla.
Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare. Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è un'uguaglianza; è un privilegio.
Bisogna essere disciplinati, soprattutto quando la disciplina costa sacrificio e rinunzia.
Governare gli italiani non è difficile, ma inutile.
La grande Roma deve essere quella d'un tempo: il centro della cultura mondiale, e il Vaticano sarà il ghetto del cattolicesimo.
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.
O l'amicizia preziosa o l'ostilità durissima.
Quando la mia stella brillava io bastavo per tutti, adesso che sta svanendo tutti non basteranno a me.
La lotta è l'origine di tutte le cose perché la vita è tutta piena di contrasti.
Un'idea è al tramonto, quando non trova più nessuno capace di difenderla anche a prezzo della vita.
Le radici profonde non gelano mai.
La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.
La massa per me non è altro che un gregge di pecore, finché non è organizzata. Non sono affatto contro di essa. Soltanto nego che essa possa governarsi da sé. Ma se la si conduce, bisogna reggerla con due redini: entusiasmo e interesse. Chi si serve solo di uno dei due, corre pericolo.
Là dove si è voluto esasperare ancora di più il capitalismo, facendone un capitalismo di Stato, la miseria è semplicemente spaventosa.
Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.
Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.