L'orrore della legge fa la maestà del giudice.
L'onestà non teme l'autorità.
Le disillusioni si allentano come l'arco, con una forza sinistra, e scoccano l'uomo, questa freccia, verso il vero.
Adolescenza: la più delicata delle transizioni.
Storia e leggenda sono accomunate da una stessa finalità: tratteggiare l'uomo eterno attraverso gli uomini caduchi.
È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
Non c'è legge che torni comoda a tutti.
L'uso corregge le leggi.
Le leggi sono le condizioni colle quali uomini indipendenti e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in continuo stato di guerra.
Le leggi, che pur sono o dovrebbon esser patti di uomini liberi, non sono state per lo più che lo stromento delle passioni di alcuni pochi, o nate da una fortuita e passeggiera necessità.
Dove son più di numero le leggi punitive che instruttive, è segno di mal governo; però ottima è quella di Gesù Cristo.
Le leggi sono come ragnatele: quando qualcosa di leggero e di debole ci cade sopra, lo trattengono, mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via.
Le cattive leggi sono la peggior sorte di tirannia.
Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
L'interpretazione delle leggi lascia al giudice un certo margine di scelta: entro questo margine chi comanda non è la legge inesorabile, ma il mutevole cuore del giudice.