Non si dà malvagità senza qualche parto d'imbecillità.
L'uomo volgare cerca di appropriarsi i beni della vita; l'uomo nobile si propone di meritarli.
L'uomo retto s'avvezzi a solitudine.
Gli egoisti sono poveri maestri nell'arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi.
La popolarità è, di solito, una servitù illustre.
Inimicizia è da pari a pari: da superiore a inferiore non può essere se non disprezzo, o pietà.
Io non chiamo malvagio propriamente colui che pecca, ma colui che pecca o peccherebbe senza rimorso.
Chi è malvagio nel profondo del cuore, probabilmente la sa lunga.
C'è malvagità in un'intenzione malvagia, anche se l'atto non viene perpetrato.
Vedere e ascoltare i malvagi è già l'inizio della malvagità.
Come definiresti l'uomo malvagio? Quel tipo d'uomo che ammira l'innocenza. E una donna malvagia? Quel tipo di donna di cui un uomo non si stanca mai.
La malvagità è un mito inventato dai buoni per spiegare lo strano fascino degli altri.
A re malvagio consiglier peggiore.
È questa la vera malvagità, non sapere nemmeno che si è malvagi.
L'uomo è quasi sempre tanto malvagio quanto gli bisogna. Se si conduce dirittamente, si può giudicare che la malvagità non gli è necessaria. Ho visto persone di costumi dolcissimi, innocentissimi, commettere azioni delle più atroci, per fuggire qualche danno grave, non evitabile in altra guisa.