La morte non vuole gli stupidi.
Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano mai le sciocchezze da dire.
Più si è raffinati, più si soffre.
Tutto ciò che per lui era importante, interessante, necessario, in cui era sincero e non ingannava se stesso, che rappresentava il nucleo della sua vita, avveniva all'insaputa degli altri.
Qualsiasi idiota può superare una crisi; è il quotidiano che ti logora.
Nell'assoluta indifferenza verso la vita e la morte di ognuno di noi, si cela forse il pegno della nostra salvezza eterna, dell'incessante moto della vita sulla terra, dell'ininterrotta perfezione.
Il segreto credo che sia non pensare la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto é il non poter sapere come andrà a finire.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
Sapete come vi darei epigrammi a non finire? Basta portarmi via, lontano dal mio amore.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
La morte è il riconoscimento della fraternità, della comune natura filiale. Forse è la strada per accogliere l'idea di creazione divina che mi riesce tanto difficile.
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.
La morte non è che per i mediocri.