Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione.
La vita è niente, la giustizia un'invenzione degli uomini. Ognuno ha la sua verità.
I ricordi sono voli brevi, barbaglianti: ma il pipistrello che hai abbattuto è la realtà.
Muore giovane chi è caro agli dei.
La morte ci colga vivi.
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.
Ahimè al cielo, ahimè alla luna sole e stelle mi portan fortuna! Io vivo per soffrire, e vorrei sol morire!
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Una bella morte... che sciocchezza, la morte non è mai bella, la morte è laida, sempre, è la negazione della vita.
La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre.