Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.— Lucio Anneo Seneca
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse; parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
La vera gioia è austera.
È grande chi usa vasellami di argilla come se fossero di argento, ma non lo è meno chi usa l'argento come se fosse argilla; solo i deboli non sono in grado di reggere la ricchezza.
Per molti la ricchezza non ha segnato la fine delle loro miserie, ma solo un cambiamento.
Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito...
Chi non vuole morire non vuole vivere.
Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto.
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.
La vita è una ciliegia La morte il suo nòcciolo L'amore il ciliegio.
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio.
La morte odora di resurrezione.
Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!