Eroismo e santità, virtù secondarie. Ma bisogna aver dato prova di sé.
Un impiegatuccio in un ufficio postale è pari a un conquistatore se la consapevolezza è comune ad entrambi.
Non è la ribellione stessa che è nobile, ma quello che esige.
L'unica giustificazione possibile per Dio è che non esiste.
Caro compatriota, devo umilmente confessarlo. Sono sempre stato pieno di vanità da scoppiare. Io, io, io, ecco il ritornello della mia cara vita, riecheggiante in tutto quel che dicevo.
Non vi sarà pace durevole né nel cuore degli individui né nei costumi della società sin quando la morte non verrà posta fuori legge.
Ogni eroe finisce per annoiare.
I veri eroi non sono mai perfetti come le leggende che li circondano.
La società borghese manca di eroismo.
L'eroe è sempre quello che resta, e il colpevole chi abbandona il campo.
La natura ha benignamente provveduto a che ciascuno sia un eroe per il suo cameriere, altrimenti bisognerebbe che gli eroi si spazzolassero gli abiti da sé.
Amiamo l'eloquenza fine a se stessa, e non per la verità o per l'eroismo che può suscitare.
Tutti questi eroismi per niente! Basta indovinelli, basta concorrenti uno e due! Adesso signori, cala il sipario!
Un vero eroe non lascia che la tristezza e la solitudine prendano il sopravvento.
Il primo grado dell'eroismo è vincere la paura e il dominio su se stessi.
Gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.