Non è la ribellione stessa che è nobile, ma quello che esige.
Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
Il grande problema da risolvere "praticamente": si può essere felice e solitario?
In fondo non c'è idea cui non si finisca per fare l'abitudine.
Quanti delitti commessi semplicemente perché i loro autori non potevano sopportare di aver torto.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
Non vivere, ma morire, e non digrossar la croce ma salirvi, e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovniezza eterna!
Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l'azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.
La mia segretaria mi ha detto che nell'ultima settimana ogni giorno ho lavorato 17 ore, fatto 32 telefonate, avuto 23 incontri. La stampa dovrebbe avere più rispetto di uno che si sacrifica come me per l'interesse di tutti senza avere il minimo interesse personale.
Per la gente comune, saper ingoiare i torti è una fortuna e che chi impara a sopportare vive tranquillo.
Il servizio e il sacrificio sono il codice di accesso al massimo livello di successo.
Ci sono princìpi che non ammettono compromessi e per la cui pratica occorre essere pronti a sacrificare anche la vita.
Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all'esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni.Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici.
Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come tributo!
Questo è il tuo lavoro! Se vuoi un lavoro più sicuro vai a lavaore alle poste. Vuoi la coscienza pulita? Fonda una Onlus! Ma se vuoi un'isola tutta tua e il tuo capo ti dice "esci e fatti pestare", tu esci, le prendi poi torni a lavoro e mi chiedi: "Vuoi che lo faccia un'altra volta?
Il sacrificio è la sola, vera perversione umana.