La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Forse è proprio vero che di fatto non esistiamo finché non c'è qualcuno che ci vede esistere, che non parliamo finché qualcuno non è in grado di comprendere ciò che diciamo, in sintesi, che non siamo del tutto vivi finché non siamo amati.
Invece di riportare 1.600 piante, potremmo tornare dai nostri viaggi con una collezione di piccoli pensieri, che migliorano la vita.
Chi pronuncia parole d'amore è come chi lancia un messaggio in codice con una tramittente difettosa, senza mai essere sicuro di cosa viene captato.
Se non accettiamo gli insegnamenti che l'amore ci ispira, continueremo felici a ripetere indefinitamente gli stessi errori, come mosche che ritornano dementi a picchiare contro i vetri delle finestre, incapaci di capire che il vetro, per quanto trasparente, non può essere attraversato.
È impossibile andare a letto con qualcuno fuori dal matrimonio e non rovinare tutto ciò a cui teniamo dentro il matrimonio.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Come può uno diventare pensatore, se non passa almeno una terza parte di ogni giorno senza passioni, uomini e libri?
Non sarebbe affatto meglio se tutti la pensassimo allo stesso modo; è dalla differenza di opinioni che nascono le corse dei cavalli.
Molti benpensanti sono poco più che custodi dei loro averi.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
Chi pensa in tutto come il suo secolo è necessariamente nell'errore.
Pensare semplice, come era solito dire il mio vecchio maestro, significa ridurre l'intero delle sue parti ai minimi termini, tornando indietro ai primi princìpi.
Un altro può anche pensare per me, ma non è desiderabile che lo faccia precludendomi la possibilità di pensare per me stesso.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.