La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Il presente si degrada, prima in storia, poi in nostalgia.
Poche sensazioni possono essere così stimolanti e incutere, allo stesso tempo, tanta paura quanto la consapevolezza di essere oggetto dell'amore di un altro, perché se non si è assolutamente sicuri delle proprie virtù, si giudica l'affetto che si riceve come un grande dono immeritato.
Se non accettiamo gli insegnamenti che l'amore ci ispira, continueremo felici a ripetere indefinitamente gli stessi errori, come mosche che ritornano dementi a picchiare contro i vetri delle finestre, incapaci di capire che il vetro, per quanto trasparente, non può essere attraversato.
Per noi costruire è come scrivere: serve a preservare ciò che ci sta a cuore.
Accogli sempre l'opinione altrui, ma pensa a modo tuo.
Penso, dunque sono. Credo.
Non possiamo pensare nulla d'illogico, ché altrimenti dovremmo pensare illogicamente.
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
Nulla fa chi troppe cose pensa.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
Nulla è vero o falso, ma è il pensarlo che lo rende tale.