Penso, dunque sono. Credo.
Si fa un gran parlare della violenza in televisione che genera a sua volta violenza nelle strade. Beh!, i programmi comici si sprecano in TV: il che provoca forse un aumento della comicità per le strade?
Correte qualche fottuto rischio ogni tanto! Cosa volete fare? Giocare col vostro uccello per altri trent'anni?
Se due persone sono in ascensore e una delle due scoreggia, tutte e due sanno chi è stato.
Non mi propinate queste stronzate sulla santità della vita, insomma, anche se esistesse una cosa de genere non penso sia qualcosa da imputare a Dio. Sapete da dove viene la santità della vita? Ce la siamo inventata noi. E sapete perché? Perché siamo vivi! Tornaconto personale.
La più grande arroganza di tutte: salviamo il pianeta... Cosa? Mi state prendendo per il culo? Salvare il pianeta? Ma se ancora non sappiamo prenderci cura di noi!
Si può essere qualcuno semplicemente pensando.
Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.
Non si entra nel pensare affermando d'essere il migliore. Non cerchiamo la saggezza per eccellenza, ma per difetto.
Non possiamo pensare nulla d'illogico, ché altrimenti dovremmo pensare illogicamente.
Soltanto chi abbia la coscienza di portare una luce tra i contemporanei dovrebbe esprimere i propri pensieri: gli altri non sono che ciarlatani.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
Se pensare è equivalente a lavorare, io ho dedicato ad esso quasi tutte le mie ore di veglia.