Noi siamo quello che pensiamo.— Buddha
Noi siamo quello che pensiamo.
Coloro che controllano il pensiero, che viaggia lontano, che cammina solo, incorporeo, che alloggia nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli dell'illusione.
Mediante l'elevazione interiore e la padronanza di sé, il saggio edifichi un'isola che l'alluvione non possa sommergere.
La violenza è il frutto del desiderio.
Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato. Ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare.
Non sarai punito per la tua rabbia, sarai punito dalla tua rabbia. Lasciamo che l'uomo vinca la rabbia con l'amore.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
Se un pensiero non è espresso in parole non può essere del tutto chiaro.
Il pensiero è malato, che la cultura dominante non ha più nessuna stima, perché il pensiero è fatto per sua natura per nutrirsi di realtà, e perciò per offrire agli uomini una verità che esso scopre nelle cose.
Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.
Per sottrarsi alla fatica di pensare, i più sono persino disposti a lavorare.
Gli uomini che pensano sempre ciò che dicono hanno il torto di credersi in diritto di dire sempre ciò che pensano.
Penso, quindi Cartesio esiste.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Non si entra nel pensare affermando d'essere il migliore. Non cerchiamo la saggezza per eccellenza, ma per difetto.
Si pensa come si vive.