Mai si è vissuto tanto come quando si è pensato molto.
È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
Ogni uomo d'azione fondamentalmente è operoso e ottimista perché chi non prova sentimenti è felice. Un uomo d'azione si riconosce perché è sempre ben disposto.
Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima.
Sulla vetta c'è posto solo per un uomo. Quanto più perfetto, più completo; e quanto più sarà completo, meno necessiterà dell'altro.
Il tedio è questo: la perdita, da parte dell'anima, della sua capacità di illudersi.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Solo quando pensiamo intensamente a cosa è già stato pensato comprenderemo il senso corretto di quello che è già stato pensato.
Chi poco pensa, molto erra.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori.
Per alcuni pensieri è meglio non ammetterli, bensì allontanarli subito.
Quando tutti pensano nello stesso modo, nessuno pensa molto.
Da quando ho cominciato a pensare, ho pensato che sarei stato un giornalista.
Comune a tutti è il pensare.
Quello che mi lega a voi è la tranquillità intima che non mi lascia dubbio sulla perfetta identità dei nostri pensieri.