Pensiamo perché non sappiamo.
Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio.
Tra tutte le definizioni della bellezza che ho trovato in varie opere di filosofia, arte, estetica ecc. ricordo con piacere quella più semplice: troviamo una cosa bella in proporzione alla sua idoneità ad una funzione.
Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.
Molti benpensanti sono poco più che custodi dei loro averi.
Chi pensa molto, chi pensa cioè oggettivamente, dimentica facilmente le proprie vicende, ma non dimentica i pensieri che da quelle sono suscitati.
Ogni società civile, religiosa e politica determina i confini, le «riserve» più o meno ampie, entro cui il pensiero può liberamente esprimersi.
Comune a tutti è il pensare.
Chi pensa in tutto come il suo secolo è necessariamente nell'errore.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Penso, quindi Cartesio esiste.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".
Se il pensiero è verità, esso, ove non incontrasse ostacoli, consisterebbe nella contemplazione di se medesimo.