Il presente si degrada, prima in storia, poi in nostalgia.
Chi pronuncia parole d'amore è come chi lancia un messaggio in codice con una tramittente difettosa, senza mai essere sicuro di cosa viene captato.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
In nessun ambito della nostra vita il desiderio di un certo destino è più forte che nella sfera romantica.
Ciò che cerchiamo in un'opera architettonica non è diverso da ciò che cerchiamo in un amico. Gli oggetti che definiamo belli sono versioni delle persone che amiamo.
Senza venerare alcun dio, un elemento di architettura domestica, non meno di una moschea o di una cappella, può aiutarci a ricordare chi siamo davvero.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Nostalgico. Dicesi di chi si trova all'estero senza una lira.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.
Non c'è nostalgia più dolorosa di quella delle cose che non sono mai state!
La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.