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Che cosa vana la pittura, che attira l'ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali.
La pittura è stata ed è la passione più grande della mia esistenza, oserei dire la mia vita stessa.
La più grande ragione del dipingere è che non c'è ragione di dipingere.
Dipingere è azione di autoscoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è.
La pittura è innanzitutto un prodotto dell'immaginazione, non deve mai essere una copia. L'aria che si vede nei quadri non è respirabile.
Sono bravo a dipingere e disegnare: lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri.
Se vi è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non è il risultato di una ricerca cosciente. Questo humour deriva forse dal bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma involontaria.
Nel dipingere é difficile capire qual è il momento in cui l'imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso.
La pittura viene correttamente chiamata "arte della somiglianza".
Se dovessi scegliere a chi fare dipingere un mio ritratto sceglierei Botero: così non dovrei preoccuparmi delle mie cosce.
Penso che si debbano controllare i materiali in modo misurato, ma è importante lasciare che essi abbiano una sorta di vita propria; come la naturale forza di gravità, se dipingi un muro la pittura gocciola; non c'è motivo di combatterla.
Chiunque si dedichi alla pittura dovrebbe iniziare tagliandosi la lingua.
Dipingere non è per me un divertimento decorativo, oppure l'invenzione di plastica di una realtà ambigua; ogni volta la pittura deve essere invenzione, scoperta, rivelazione.
Il mio scopo nel dipingere è sempre stata la più esatta trascrizione possibile della più intima impressione della natura.
Voglio dipingere la verginità del mondo!
La pittura è una cosa privata; si lavora solo per pochi.
La pittura di Frappi appare come una sorta di pacata provocazione a un'arte figurativa che rifiuta letture e non vuole darne.
Il fine della pittura non è quello di commuovere, ma piuttosto quello di rappresentare.
Tiene in sé la pittura forza divina non solo quanto si dice dell'amicizia, quale fa gli uomini assenti essere presenti, ma più i morti dopo molti secoli essere quasi vivi, tale che con molta ammirazione dell'artefice e con molta voluttà si riconoscono.
Perché ho smesso di dipingere? Io non ho mai smesso. Mi dipingo le unghie e gli occhi tutti i giorni.