Chiunque si dedichi alla pittura dovrebbe iniziare tagliandosi la lingua.— Henri Matisse
Chiunque si dedichi alla pittura dovrebbe iniziare tagliandosi la lingua.
Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.
Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione.
Io non dipingo cose, ma soltanto i rapporti che le collegano.
Oggetto della pittura non è più descrivere la storia poiché la si trova nei libri. Noi ne abbiamo un concetto più alto. Con la pittura l'artista esprime le proprie visioni interiori.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
Quel pittore che non dubita poco acquista. Quando l'opera supera il giudizio dell'operatore, esso operante poco acquista. E quando il giudizio supera l'opera, essa opera mai finisce di migliorare, se l'avarizia non l'impedisce.
La TV ha fatto in modo che andare a teatro sembrasse inutile; la fotografia ha praticamente ucciso la pittura; ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.
Si può dipingere ogni cosa, basta soltanto vederla.
Così il pennello sta alle mie dita come l'archetto al violino, e assolutamente per mio piacere.
Il mio scopo nel dipingere è sempre stata la più esatta trascrizione possibile della più intima impressione della natura.
In natura, la luce crea il colore. Nella pittura, il colore crea la luce.
La scultura è il commento migliore che un pittore può fare sulla pittura.
Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere quello che vedo.
Se vi è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non è il risultato di una ricerca cosciente. Questo humour deriva forse dal bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma involontaria.