215 frasi, citazioni, aforismi
Se oggi si sta in ginocchio davanti a una persona, domani le si potranno mettere i piedi in testa. Rifiuto l'ammirazione di oggi per evitare le ingiurie del futuro. Preferisco sopportare la solitudine adesso, piuttosto che trovarmi ancora più solo negli anni a venire.
Essere buoni può non essere affatto bello [...] Essere buoni può essere orribile. [...] Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? Un uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo cui è stato imposto il bene?
Non c'è libertà se siete imprigionati da muri di disciplina.
Chi si accinge a diventare un buon capo, deve prima essere stato sotto un capo.
Chi non ha mai imparato ad obbedire non può essere un buon comandante.
Se l'obbedienza è il risultato dell'istinto delle masse, la rivolta è quello della loro riflessione.
Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita. Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché non la si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio.
Tutte le azioni umane hanno una o più di queste sette cause: caso, natura, costrizione, abitudine, ragione, passione e desiderio.
I giapponesi hanno una parola per descriverlo. È judo; l'arte di conquistare sottomettendosi. L'equivalente occidentale di judo è, "Si, cara".
Non appena qualcuno si rende conto che obbedire a leggi ingiuste è contrario alla dignità dell'uomo, nessuna tirannia può dominarlo.
Servitù è il vero nome di quell'obbedienza che non è virtù.
Fai le cose come vogliono gli altri, e vedrai che bella fine che farai.
La lezione più difficile da imparare per un soldato è ubbidire agli ordini che ritiene sbagliati.
Lavoro male se obbedisco.
Più il corpo è debole più comanda: più è forte meglio obbedisce.
La paura è uno strano terreno. Vi cresce soprattutto il grano dell'obbedienza, in file facili da sarchiare. Ma talvolta vi crescono le patate della sfida, che si sviluppano sottoterra.
Solo estirpando alla radice la consuetudine all'obbedienza e al servilismo, la classe lavoratrice acquisterà la comprensione di una nuova forma di disciplina, l'autodisciplina, originata dal libero consenso.
Non buttare la vita obbedendo agli ordini di qualche idiota.
Agli Stati, a ciascuno di essi, a ogni città degli Stati: "Resistete molto, obbedite poco", basta obbedire ciecamente una volta, per esser in pieno asserviti, e una volta asserviti, nessun popolo, o stato, o città di questa terra può riconquistare la libertà.