La saggezza di vivere consiste nell'eliminare ciò che non è indispensabile.
Nessuno comprende quanto sia stupendo viaggiare finché ritorna a casa ed appoggia la testa sul suo solito, vecchio e familiare cuscino.
I filosofi tedeschi sono i più frivoli di tutti: raccontano la verità alla stregua di un amante, ma raramente propongono di sposarla.
Non ci si rende conto quanto sia bello viaggiare, finché non si torna a casa e si posa la testa sul vecchio, caro, cuscino.
Oltre alla nobile arte di sbrigare le cose, c'è un arte ancor più nobile di lasciare le cose irrisolte... La saggezza nella vita consiste nell'eliminazione delle cose non essenziali.
Molti uomini sono stati capaci di fare una cosa saggia, molti di più di farne una furba, ma pochissimi sono stati capaci di farne una generosa.
Il tentativo di congiungere la saggezza col potere ha avuto solo raramente successo e inoltre solo per un breve momento.
Ci sono delle compensazioni nel diventare vecchi. Una di queste è la realizzazione che essere sportivi non è del tutto necessario. È un grande sollievo raggiungere questo stadio della saggezza.
Ma la bontà da sola non è mai abbastanza. Si richiede inoltre una fredda e dura saggezza, perché la bontà possa compiere del bene. La bontà senza saggezza realizza invariabilmente il male.
Nella nostra epoca l'uomo sembra più che mai prono a confondere la saggezza con la conoscenza, e la conoscenza con l'informazione e a cercare di risolvere i problemi della vita in termini tecnici.
Chi è innamorato è saggio e diventa ancor più saggio, vede nuove cose ogni volta che guarda l'oggetto del suo amore, traendo da esso con i suoi occhi e con la sua mente quelle virtù che egli possiede.
Le parole dello stolto sono la verga del suo orgoglio; le labbra dei saggi sono la loro difesa.
Uno dei grandi privilegi della saggezza è quello di non scomporsi mai.
Meglio un folle a banchetto che un saggio in guerra.
L'uomo veramente buono e saggio sopporta dignitosamente tutte le vicende della sorte e tra le azioni che gli si prospettano compie sempre quelle più belle, come anche il buon generale usa l'esercito di cui dispone nel modo più efficace in guerra.