C'è una saggezza che è dolore, ma c'è un dolore che è follia.
Se io fossi il vento, non soffierei più su un mondo tanto malvagio e miserabile... Eppure, lo ripeto e lo giuro, c'è qualcosa di glorioso e di benigno nel vento.
Bevete, ramponieri! Bevete e giurate, voi che guarnite a prora la landa mortale: morte a Moby Dick! E che il Signore ci dia a tutti la caccia, se non daremo la caccia a Moby Dick finché non sarà morto!
Tutti gli uomini di tragica grandezza diventano tali per un che di morboso.
Chi non ha mai fallito in qualcosa non può essere grande.
E' solamente quando vengono presi nel rapido, fulmineo giro della morte, che i mortali diventano consci dei muti, sottili, onnipresenti pericoli della vita.
La tragedia è uno strumento con cui gli uomini acquistano saggezza, non una guida secondo la quale vivere.
È da saggi provare tutte le vie prima di arrivare alle armi.
Il saggio preferisce essere lento a parlare, ma pronto ad agire.
Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.
Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.
La saggezza è venuta, rapida, prima della barba.
L'uomo superiore che vuole arrivare a un certo punto cerca di portarvi anche gli altri. Poiché vuol capire, cerca di far sì che anche gli altri capiscano. Questa è la forza della superiorità: trovare l'esempio in se stessa.
Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
Ho sempre constatato che, per riuscire nel mondo, bisogna avere l'aria folle ed essere saggi.
Viviamo e impariamo, ma non è il più saggio che cresce.