Io sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.
Così il pennello sta alle mie dita come l'archetto al violino, e assolutamente per mio piacere.
Quando ci si dice "io non sono pittore" è allora che bisogna dipingere.
Sono sempre più convinto che non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto un abbozzo che gli è riuscito male.
Il miglior modo per amare Dio è amare molte cose.
Se senti una voce dentro di te che dice 'non puoi dipingere', allora a tutti i costi dipingi e quella voce verrà messa a tacere.
Non ci sono regole nella pittura.
Se vi è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non è il risultato di una ricerca cosciente. Questo humour deriva forse dal bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma involontaria.
Dipingere è meraviglioso, rende più allegri e pazienti. Dopo non si hanno le dita nere, come quando si scrive, ma rosse e blu.
La gente cominciava a sentire il bisogno della pittura come di qualche cosa che partecipasse alla vita quotidiana.
Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
La pittura può essere insegnata solo a quelli che per natura ne sono stati dotati, a differenza della matematica, in cui l'allievo impara molto più di quello che il maestro gli offre.
La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Ci sono due stili nel dipingere ritratti: quello serio, ed il sogghigno.
Una zuppa di prima categoria è meglio di un dipinto di seconda categoria.
Non puoi inventare da solo la pittura.