La pittura mostra, non argomenta.
Il fine della pittura non è quello di commuovere, ma piuttosto quello di rappresentare.
La TV ha fatto in modo che andare a teatro sembrasse inutile; la fotografia ha praticamente ucciso la pittura; ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.
Per me la pittura è un'azione drammatica durante la quale la realtà si trova disintegrata.
Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli.
Dipingere è facile quando non sai come si fa, ma molto difficile quando lo sai.
Tiene in sé la pittura forza divina non solo quanto si dice dell'amicizia, quale fa gli uomini assenti essere presenti, ma più i morti dopo molti secoli essere quasi vivi, tale che con molta ammirazione dell'artefice e con molta voluttà si riconoscono.
Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
Le persone che cercano il significato simbolico mancano di afferrare la poesia e il mistero inerente alle immagini.
La pittura è innanzitutto un prodotto dell'immaginazione, non deve mai essere una copia. L'aria che si vede nei quadri non è respirabile.
Noi siamo perversi o illusi incantati o deserti. Sono solo, dipingere è un togliersi di mezzo.
Se il pittore non disprezza la pittura, paventi di fare una tela che valga più di lui.